Villa Necchi Campiglio, una location d’eccezione per la collezione Remasters
Una residenza storica di cui si preserva l’originale razionalismo, Villa Necchi Campiglio a Milano incarna l’apice dello stile italiano di inizio Novecento nonché del talento dell’architetto Piero Portaluppi, eppure Acerbis ha saputo trasformare le sale del palazzo in un contesto assolutamente contemporaneo.
Gli interni, concepiti quasi un secolo fa, acquistano nuova vitalità grazie ai progetti Acerbis, donando una nuova rilevanza alle architetture: un’affascinante rivisitazione dell’opulenza aristocratica di ciò che sta intorno, mostrando tutta la forza degli elementi di design nel rivitalizzare gli spazi.
A sua volta, Villa Necchi Campiglio mette in risalto l’intrinseca monumentalità dello straordinario design Acerbis attraverso opere che, per eleganza e ingegnosità, catturano lo sguardo in qualsiasi contesto vengano inseriti.
Le linee curve della cassettiera alta Storet di Nanda Vigo la trasformano in una scultura e il tavolo Creso di Lella e Massimo Vignelli richiama l’ispirazione classica dell’arco che impreziosisce l’atrio, mentre il tavolo Serenissimo riflette i vetri che compensano la maestosa struttura dell’ingresso. Nella veranda, il divano Life di Roberto Monsani e i tavoli Menhir di Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis richiamano le linee monumentali degli spazi.
- 1 Florian, Vico Magistretti 1989
- 2 Florian, Vico Magistretti 1989
- 3 Storet, Nanda Vigo 1994
- 4 Life, Roberto Monsani 1975
- 5 Menhir, Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis 1983
- 6 Serenissimo, Lella & Massimo Vignelli, David Law 1985
- 7 Storet, Nanda Vigo 1994
Photo by Alberto Strada e Alessandro Oliva