Claudio Salocchi e l’utopia della casa moderna.
Sono passati 50 anni dal 1973, quando Claudio Salocchi progettò il divano Free System: un programma di moduli imbottiti, accostabili tra loro in modo fluido e senza interruzioni.
Figura indipendente e non etichettabile, Salocchi non ha mai collaborato con Acerbis, ma la sua produzione e ricerca condividono affinità elettive con l’azienda. La potenzialità rivoluzionaria di Free System è oggi più contemporanea che mai, in grado di spaziare tra i diversi paesaggi domestici.
Il progetto Free System rappresenta un’evoluzione dei costumi verso uno stile di vita informale, per cui dal dover stare seduti “compostamente”, si voleva stare seduti “comodamente”.
Tre diversi moduli – pouf, tatami e seduta con due tipologie di schienale – sono gli attori di un sistema modulare componibile in molteplici accostamenti e configurazioni.
Nello stesso anno, in occasione della XV Triennale di Milano, Salocchi lancia Napoleone: una famiglia di tavoli, tavolini ed espositori caratterizzata da forme geometriche semplici e dall’accostamento di materiali inediti per le case tradizionali dell’epoca. All’origine della serie il tavolo, privato dei due capitavola e pensato per essere usato in un confronto paritario uno di fronte all’altro. È proprio questa caratteristica distintiva che ha ispirato in modo ironico il nome Napoleone.
Costituito da una struttura a ponte in acciaio inox spazzolato, accoglie specchi contrapposti che creano un intrigante gioco di riflessi e trasparenze permettendo a chi sta seduto di vedere la propria immagine, con interessanti risvolti introspettivi.