È Poliestere. Quality of Italy.
Il marchio che negli anni ’80 tutelava l’autenticità della laccatura.
“Non è poliestere tutto quello che luccica”.
Lucciole per lanterne, specchi per allodole e lacche cinesi stop. Oggi, è Poliestere, Quality of Italy, solo se c’è il marchio e il certificato.
Siamo alla fine degli anni ’80 e le principali riviste del settore recitano questo slogan. Si tratta del marchio “È Poliestere”, proprietà del consorzio CON.I.A.P, il Consorzio industrie Arredamenti in Poliestere srl.
Fondato nel 1985 per volontà di Lodovico Acerbis, il consorzio annovera tra i suoi soci altre 7 importanti firme del design italiano – B&B Italia, Bellato, Boffi arredamento cucina, Saporiti Italia, Simon International, Sormani e Tre Più – e viene presentato ufficialmente al 25° Salone del Mobile. Il suo obiettivo è ben chiaro: l’adozione e la diffusione di un proprio marchio, nonché il controllo e la tutela di prodotti di arredamento laccati al poliestere brillante.
Per le sue elevate caratteristiche tecniche di brillantezza e resistenza, il poliestere si è rapidamente imposto sul mercato dando vita ad interessanti realizzazioni di design. Di fronte alla crescente diffusione del laccato lucido si è avvertita così l’esigenza di tutelarne la qualità e preservarlo dalle imitazioni.
Sin dalle sue origini, Acerbis ha fatto della laccatura uno dei suoi punti di forza, conferendo livelli mai visti prima di lucentezza e durevolezza ai propri prodotti. Una caratteristica che perdura ancora oggi, dove le tecniche di laccatura si sono adeguate agli attuali alti standard produttivi.